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mercoledì 15 febbraio 2012

PEACEFUL WARRIOR


La Via del Guerriero di PaceDa non perdere
Ecco un bellissimo film sul QUI E ORA!
Consigliatissimo!





Tratto dal libro di Dan Millman "La via del guerriero di pace"

La Via del Guerriero di PaceDa non perdere


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2 commenti:

Roberto ha detto...

Ho visto il film seguendo il tuo consiglio e, avendo già un discreta frequentazione con le tematiche del qui ed ora, l'ho trovato per il 99% carino anche se didascalico, nel senso che (a differenza di quanto afferma nel film Nick Nolte) mi sembra evidente la volontà di spiegare e insegnare, mentre penso che quando si vuole raccontare una storia, al cinema come in un romanzo, il messaggio dovrebbe rimanere implicito e lasciato allo spettatore il compito di estrinsecarlo in base alla propria esperienza e sensibilità. Però... però... però... l'1% finale è stato per me una vera rivelazione: perché io avevo sempre inteso (e a volte trovato esplicitamente espresso o spiegato) il qui ed ora come "tutto quello che hai è questo momento". Invece, il messaggio di questo film è un altro ed è: "tutto quello che sei è questo momento". È incredibile come una sola parola possa stravolgere e capovolgere il senso del discorso: perché se dici "tutto quello che HAI è questo momento", ancora interpreti te stesso come qualcosa di separato da questo momento e quindi con una sua esistenza autonoma al di fuori di questo momento e quindi con un passato ed un futuro. Se invece dici: "tutto quello che SEI è questo momento" ecco che magicamente passato e futuro scompaiono da soli, non devi più sforzarti di credere che non esistono, semplicemente perché al di fuori di questo momento tu stesso non esisti e i ricordi del passato come le previsioni del futuro (così come le proiezioni di noi stessi in altre situazioni o condizioni o luoghi del presente diversi da quelli in cui concretamente esistiamo) appaiono per quello che sono: dei sogni prodotti dalla nostra immaginazione. Ora, è chiaro che quell'1% di rivelazione finale non potrebbe esistere senza il precedente 99% didascalico, per cui vale la pena davvero vedersi questo film per intero fino alla fine: senza l'ostrica non si può avere una perla e la sua bellezza ti fa apprezzare anche la bellezza del guscio che l'ha prodotta e la contiene.

Alberto ha detto...

Ciao Roberto! sul fatto che sia didascalico hai ragione ma credo sia una scelta voluta del regista. La non-filosofia del qui e ora (come mi piace chiamarla) è spesso fraintesa e servono messaggi espliciti (purtroppo) affinchè non si confonda il qui e ora con accettazione inerte! e credo che un film basato sulla vita di uno sportivo possa servire in tal senso. Sul messaggio finale condivido: ESSERE QUI E ORA.