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lunedì 11 marzo 2024

Racconto zen sulla rabbia: il discepolo e la barca vuota



Un discepolo che non riusciva a gestire la rabbia chiese aiuto al suo Maestro zen.

Il Maestro gli suggerì di andare al largo con una barca e meditare a lungo.

Il discepolo ascoltò il consiglio del Maestro e iniziò a meditare tra le acque limpide del lago.

Dopo qualche tempo, un'altra barca urtò violentemente contro quella del monaco.

Ancora con gli occhi chiusi, il discepolo, sentì montare la rabbia e si preparò ad inveire contro quello stupido barcaiolo che lo aveva urtato con la sua barca.

Allorché, però, il discepolo aprì gli occhi con fare rabbioso, si stupì del fatto che la barca che lo aveva colpito era vuota.

Probabilmente si era slegata da un palo e vagava libera nel lago.

In quell'attimo il discepolo ebbe una grande realizzazione: capì che la rabbia era sempre stata dentro di lui. 

Così, da quel giorno, comprese che la rabbia era già dentro di lui e avrebbe dovuto lavorare su questo aspetto. 

Le situazioni irritanti, da quel momento in poi, sarebbero state barche vuote.

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