sabato 3 ottobre 2015

Acqua su Marte? questa non la bevo, parola di Asimov

Fonte: https://pixabay.com/it/marte-mars-rover-viaggi-nello-spazio-67522/

Il pianeta rosso che trae il suo nome dal dio romano della guerra e non dal suo omonimo caramellato (Mars) ha ispirato la fantasia di intere generazioni anche grazie a colui che è ritenuto una pietra miliare nel campo della fantascienza: Isaac Asimov, capace di anticipare i tempi immaginando scenari futuribili sull'evolversi di Mars (non mi riferisco all'avvento del Bounty) diventati solide realtà (cit.) a seguito della ufficializzazione della notizia da parte della Nasa che su Mars c'è acqua.

Infatti, ciò che nel racconto di Asimov del 1952 "Maledetti Marziani" poteva sembrare una geniale elucubrazione fantastica dell'autore, alla luce della nuova scoperta assurge a sconvolgente certezza: su Marte non c'è acqua bensì dissipatori.

Cosa sono i dissipatori nel racconto di Asimov? Questo dice Wikipedia: (...) La storia inizia quando un politico terrestre, John Hilder, tramite comizi e discorsi muove l'opinione pubblica contro le tre colonie extraterrestri accusandole di consumare grandi quantitativi di acqua, proveniente come provvigione dal pianeta madre, per il sostentamento delle basi non terrestri. In particolare, egli si avventa contro i cosiddetti "dissipatori", ossia i motori che permettono la propulsione spaziale vaporizzando l'acqua tramite pile nucleari e direzionando il getto per poter compiere gli spostamenti voluti (...)

Ricapitoliamo: secondo Asimov l'acqua sulle colonie extraterresti (ivi compresa Marte) non c'è e, pertanto, il pianeta madre (la terra) fornisce l'acqua per il funzionamento dei motori spaziali.

Dunque, delle due l'una: o il più grande scrittore fantascientifico di tutti i tempi, colui che ha immaginato l'avvento dei robot, la televisione 3D e gesuiti euclidei vestiti come dei bonzi (errata corrige) ha, stavolta, preso una cantonata di dimensione extraplanetaria, oppure i nostri governi vogliono nascondere una triste realtà (se non sei complottista e non hai le basi di astronomia puoi interrompere qui l'articolo e sollazzare la tua beata ignoranza con la lettura di Ciaula scopre la Luna), la verità, infatti, potrebbe essere una: la Terra fornisce acqua, a nostra insaputa, ai dissipatori alieni che con gommoni aerospaziali mossi da "motori che permettono la propulsione spaziale vaporizzando l'acqua", sbarcano sulle nostre coste facendo approdare omini verdi che dicono di avercelo duro.

Lungi dal coltivare sentimenti di odio razziale, tuttavia, per onestà intellettuale è doverso definire questi omini verdi per quello che sono: Clandestini! Ecco cosa sono! Che qualcuno li rispedisca da dove sono venuti! Al loro paese d'origine! In primis perchè il colore verde è preoccupante, potrebbe derivare da qualche rara malattia aliena inguaribile per l'uomo, ed in secondo luogo, questo fatto di averlo sempre duro potrebbe rappresentare una concorrenza sleale (Antitrust batti un colpo o questi ne battono diversi alle nostre donne!)

Noi siamo terrestri, loro sono alieni, se ne tornino nel loro paese verde e, come scrisse Asimov, in "Maledetti Marziani" noi siamo Grounder che tradotto vuol dire abitanti della terra: Terroni.
Autore: Alberto P.


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