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venerdì 17 febbraio 2012

VIVERE QUI E ORA!

Forse non bisogna arrivare alla Verità ma solo riscoprirla,viverla semplicemente, forse basterebbe togliersi il prosciutto dagli occhi.
O forse è stupido parlare di Verità...forse.


Credo che l'equivoco di molti sul QUI e ORA,sia quello di associarlo alle seguenti cose: vivere una vita da eremita, da a-sociali, lontano dalla vita reale e senza ambizioni! Ebbene, credo sia assolutamente il contrario!!!


Vivere nel qui e ora non vuol dire rinunciare ai propri obiettivi o alla propria crescita personale, ma anzi permette di avere maggiore forza ed energia per realizzarli.


Mi spiego meglio: una persona che vive pienamente il momento presente, non vuol dire che non possa programmarsi la vita. Non vuol dire che non possa pianificare le migliori strategie per riuscire nel lavoro o nella vita in generale.


A tal proposito,credo bisogna fare una distinzione tra tempo reale e tempo psicologico.


Faccio un esempio: decido di fare più soldi (non c'è nulla di male nel farlo ovviamente!), e pianifico le mie strategie, ad esempio, per 1 ora al giorno invio curriculum e studio per aggionarmi sul mio campo. Tutta quest' attività è stata da me pianificata e messa in atto. Questo è tempo reale; tempo cioè che impiego Adesso per trasformarlo in AZIONE REALE Adesso.


Diversamente invece, se inizio ad avere pensieri del tipo: se non guadagno sono fallito oppure, se non divento più in gamba di Tizio ne soffrirò come un pazzo... ecco questo è un esempio di tempo psicologico. Creo in me una realtà dominata dalla paura, definibile come sega mentale. Questo è un esempio di tempo psicologico. 


Altro esempio di tempo psicologico potrebbe essere il seguente: credo nella legge dell'attrazione e sto un'ora al giorno a immaginare scenari positivi, ad aumentare la mia autostima con frasi di successo. Ma mi chiedo: fare ciò non nasconde il bisogno di essere migliori in un ipotetico futuro e di fuggire la Vera Realtà?


Tra l'altro, spesso, quello che vogliamo è soltanto quello che vuole la società. E magari una persona che ha un genio innato per la filosofia e dovrebbe fare il filosofo(ma non fa figo essere filosofi),cerca di automotivarsi per farsi piacere la medicina!Solo perchè la società dice che il filosofo è sfigato e il medico regna sovrano per popolarità e denaro! 


Questo per me è tempo psicologico ovvero farsi dominare dalla mente. Cosa che facciamo tutti, me compreso.


Mi spiego ancora meglio: Non penso ci sia nulla di male, ad esempio, nella PNL, ovvero nella programmazione neuro linguistica, ovvero una serie di tecniche per la crescita personale. Anzi, credo possa rendere consapevoli di tanti automatismi sia in sè che negli altri, grazie alla capacità che si acquisisce di conoscere la propria mente.


Ma credo che il punto è sempre quello: noi siamo i nostri pensieri? Credo che queste tecniche vadano benissimo se si parte da alcuni pricipi: 1)Noi non siamo i nostri pensieri. 2)Desidero una cosa ma non ne ho Bisogno. 3)Desidero Adesso e metto in atto Adesso. E dopo che ho finito di pianificare, posso mettere la mente a riposo!


La mente ha agito da strumento utilissimo ma adesso basta! Non continuo a usarla immaginando scenari di me ricchissimo con la mia ragazza alle Hawaii in un isola deserta di mia proprietà! questo è tempo psicologico , una sega mentale positiva ma pur sempre dannosa, che ci allontana dal qui e ora.


Credo vada bene anche immaginare scenari positivi, ma dopo che lo si è fatto... porca miseria, VIVERE nella Realtà!!! nel QUI E ORA! Il reale è già possibile e disponibile... perchè continuare a sognare?


Detto ciò, credo che ognuno debba fare la sua strada e nessuno dovrebbe convincere l'altro se sia una buona o una cattiva strada. Per altri magari la strada è un'altra. 


In ogni caso ridere e vivere! Saluti a Voi QUI E ORA...


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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ben detto ... tutte le strade portano a Roma

Anonimo ha detto...

Hai pienamente ragione, la questione è però un'altra, naturalmente parlo a titolo personale, cioè di quella che è la mia esperienza: sono già alcuni anni che sono giunta alla consapevolezza e tutto quello di cui parli lo capisco perchè fatto mio, assimilato e digerito, ma quanto è difficile viverlo nella pratica!! ci riesco raramente e solo in seguito a periodi o momenti di intensa meditazione, poi basta tornare in famiglia, nel quotidiano e tutto svanisce in breve tempo. E' tremendamente difficile essere sempre presenti a sè stessi e nel pieno controllo della propria mente... non ho ancora capito dove sbaglio o se si tratta solo di un problema di incostanza.
Ciao, Nicoletta

Alberto ha detto...

Ciao Nicoletta! forse per te è tempo di mettere da parte la teoria e la meditazione. Tu dici che è tremendamente difficile essere presenti a sè stessi. Ma difficile per chi? per l'Ego è difficile ma non per Te. Per Te essere consapevole è semplicemente la Tua natura. Hai provato a lasciar fluire i pensieri?
Non relegare i momenti di Presenza alla sola meditazione. Fai che la meditazione accada, non forzarla. Questo non è un consiglio, è quello che mi va di dirti. Se ti può essere utile ti invito a leggere questi 3 post:

http://ilpoteredelquieora.blogspot.com/2010/11/esercizio-lascia-fluire-i-tuoi-pensieri.html

http://ilpoteredelquieora.blogspot.com/2010/05/mangiare-con-consapevolezza.html

http://ilpoteredelquieora.blogspot.com/2011/01/esercizio-di-meditazione-dinamica.html

Pierpaolo ha detto...

Direi che "sega mentale" rende abbastanza bene l'idea...
Piccolo appunto: modificherei il "noi non siamo i nostri pensieri" con "noi non vorremmo essere i nostri pensieri" :)
Ciau Albe, a presto :)

Alberto ha detto...

Ciao Pier! modifica pure! tanto sono solo parole... Ciao a presto!