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venerdì 11 ottobre 2013

ALAN WATTS

3 commenti:

Pierpaolo ha detto...

Sai Alberto, è un periodo in cui con la disoccupazione giovanile al 40% non puoi permetterti di scrivere poesie o di comprare il pane con la retorica... Ed è pure triste, lo so...
Buona domenica e a presto...

dodo ha detto...

Sai Bl4cKCrOw, è un periodo in cui il negarsi di scrivere poesie e l'ignorare che è possibile comprare il pane recitandole (con la retorica dici tu) ha portato la disoccupazione giovanile al 40%

Chi ti dice che la disoccupazione giovanile sia nociva? potrebbe essere ciò che la vita, l'essenza della esistenza, ha bisogno per consentire ai giovani di trovarsi con più facilità e organizzarsi per vivere una vita dignitosa e imparare a esprimere i propri talenti, non lavorare.

Ciao
Dario

Unknown ha detto...

Sarebbe bello riuscire a crederci, invece di farsi assorbire dalla mentalità comune