CONSIGLIATO:
Non hai mai notato una cosa? Il presente è sempre qualcosa di ricco e di estatico, di vivo e di vitale. Le preoccupazioni sono sempre create o da ciò che volevi fare in passato, e non sei riuscito a fare, oppure da ciò che vorresti fare in futuro, e non sai se sarai in grado di fare o meno. Non hai mai notato, non hai mai osservato da vicino questa semplice verità: nel presente non esistono sofferenze, non esistono preoccupazioni. Per questo il presente non disturba la mente, è l’ansia a disturbarla.
Nel presente non esiste alcuna sofferenza. Il presente non conosce alcuna sofferenza: è un istante così minuscolo da non poter inglobare alcuna sofferenza. Nel presente può entrare solo il paradiso, non l’inferno. L’inferno è troppo grande! Il presente può solo essere pace, può solo essere felicità.
Ho sentito raccontare che una vecchia signora stava viaggiando su un autobus. Era molto ansiosa, si rodeva dalla preoccupazione e chiedeva continuamente a quale fermata erano arrivati. Un altro signore, seduto accanto a lei, le disse: “Si rilassi, non si preoccupi. Il conducente annuncerà sempre la fermata, e se anche questo non la rassicura, può dirgli a quale fermata vuole scendere, lui lo terrà presente e lei si potrà rilassare”.
E quell’uomo chiamò il conducente, e la donna gli parlò: “Se ne ricordi, per favore, non voglio perdere la mia fermata… devo arrivare con urgenza a destinazione”.
Il conducente la tranquillizzò: “Va bene, lo terrò a mente. Anche se lei non me lo chiedesse, comunque annuncerei le fermate. Ma ora ne prenderò nota e verrò ad avvisarla personalmente quando saremo alla sua fermata. Ma si rilassi, non sia così preoccupata!”
La donna era tutta sudata e tremava per la tensione, disse: “Oh grazie, la prego di ricordarsene: io devo scendere al capolinea”.
Ebbene, se deve scendere al capolinea, perché preoccuparsi tanto? Come potrebbe mancarlo? È impossibile che le sfugga! Nel momento in cui ti acquieti, nel momento in cui ti rilassi, riconosci che l’esistenza è già in movimento, è già diretta verso vette più elevate. E tu ne fai parte! Non occorre che tu abbia ambizioni personali.
Questo è rilassamento: riposarsi, lasciar cadere ogni meta privata, abbandonare la mente che vuole sempre conquistare qualcosa, tutte le proiezioni dell’ego. E a quel punto la vita è un mistero: i tuoi occhi saranno colmi di meraviglia; il tuo cuore sarà colmo di stupore.
Noi non dobbiamo diventare qualcosa: lo siamo già. In breve, questo è l’intero messaggio di coloro che si sono risvegliati: tu non devi realizzare qualcosa, ti è già stato dato. È un dono di Dio. Tu sei già dove dovresti essere, non puoi essere altrove. Non esiste alcun luogo dove andare, nulla da realizzare.
E poiché non esiste un luogo verso cui dirigersi e nulla da conquistare, puoi celebrare.
E a questo punto non esiste più alcuna fretta, nessuna preoccupazione, nessuna ansia, nessuna angoscia, nessuna paura di essere un fallimento. Non puoi fallire. La natura stessa delle cose lo rende impossibile, poiché non si pone affatto il problema di avere successo. E il segreto dell’illuminazione è tutto qui: accade in un profondo stato di quiete.
Fonte: http://www.fiumesilente.com/
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Nel presente non esiste alcuna sofferenza. Il presente non conosce alcuna sofferenza: è un istante così minuscolo da non poter inglobare alcuna sofferenza. Nel presente può entrare solo il paradiso, non l’inferno. L’inferno è troppo grande! Il presente può solo essere pace, può solo essere felicità.
Ho sentito raccontare che una vecchia signora stava viaggiando su un autobus. Era molto ansiosa, si rodeva dalla preoccupazione e chiedeva continuamente a quale fermata erano arrivati. Un altro signore, seduto accanto a lei, le disse: “Si rilassi, non si preoccupi. Il conducente annuncerà sempre la fermata, e se anche questo non la rassicura, può dirgli a quale fermata vuole scendere, lui lo terrà presente e lei si potrà rilassare”.
E quell’uomo chiamò il conducente, e la donna gli parlò: “Se ne ricordi, per favore, non voglio perdere la mia fermata… devo arrivare con urgenza a destinazione”.
Il conducente la tranquillizzò: “Va bene, lo terrò a mente. Anche se lei non me lo chiedesse, comunque annuncerei le fermate. Ma ora ne prenderò nota e verrò ad avvisarla personalmente quando saremo alla sua fermata. Ma si rilassi, non sia così preoccupata!”
La donna era tutta sudata e tremava per la tensione, disse: “Oh grazie, la prego di ricordarsene: io devo scendere al capolinea”.
Ebbene, se deve scendere al capolinea, perché preoccuparsi tanto? Come potrebbe mancarlo? È impossibile che le sfugga! Nel momento in cui ti acquieti, nel momento in cui ti rilassi, riconosci che l’esistenza è già in movimento, è già diretta verso vette più elevate. E tu ne fai parte! Non occorre che tu abbia ambizioni personali.
Questo è rilassamento: riposarsi, lasciar cadere ogni meta privata, abbandonare la mente che vuole sempre conquistare qualcosa, tutte le proiezioni dell’ego. E a quel punto la vita è un mistero: i tuoi occhi saranno colmi di meraviglia; il tuo cuore sarà colmo di stupore.
Noi non dobbiamo diventare qualcosa: lo siamo già. In breve, questo è l’intero messaggio di coloro che si sono risvegliati: tu non devi realizzare qualcosa, ti è già stato dato. È un dono di Dio. Tu sei già dove dovresti essere, non puoi essere altrove. Non esiste alcun luogo dove andare, nulla da realizzare.
E poiché non esiste un luogo verso cui dirigersi e nulla da conquistare, puoi celebrare.
E a questo punto non esiste più alcuna fretta, nessuna preoccupazione, nessuna ansia, nessuna angoscia, nessuna paura di essere un fallimento. Non puoi fallire. La natura stessa delle cose lo rende impossibile, poiché non si pone affatto il problema di avere successo. E il segreto dell’illuminazione è tutto qui: accade in un profondo stato di quiete.
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